Delega Mentale
La nostra epoca, per quanto si possa ritenere progredita, di fatto poco e niente lo è, non per i supporti, che sono vere prove della genialità umana, quanto per la loro mala-utilizzazione e, quindi, strumentalizzazione, rivolta a fagocitare e cristallizzare quella deforme idea di potere sull'altro, che sta portando la nostra specie al collasso esistenziale.
Si dovrebbe sapere o per lo meno sentito parlare di quello strano connubio esistente fra scienza sacra e scienza profana.
Ma forse poco si sa di una sottospecie di connubio, insito nella scienza profana e che riguarda la scienza ufficiale e quella cosiddetta scienza dell’occulto.
Purtroppo la scienza sacra è stata “rimossa” dalla nostra area di competenza in quanto il sistema di potere, sia economico che politico, non può che perderci. Per cui è a tutt’oggi messa al bando. Questo non significa che l’essere umano non possa comunque avere un rapporto con se stesso in modo autentico. Significa però che questo rapportarsi, non soltanto è rilevato immediatamente dal sistema; ma anche che questo suo rapportarsi genera amare e contro-esistenziali conseguenze, proprio nella vita privata del singolo.
A questo punto si è dato atto ad un concetto di Impossibile, non perché sia di fatto tale in quanto si rapporta con una vacuità vuota; ma perché esso si rapporta con una rimozione imposta e suffragata da un tradimento direi unanime di quella parte di specie che non si vuole rapportare con se stessa e che teme come ogni animale teme il fuoco, in modo irrazionale, lo Specchio.
A questo scopo la genialità umana ha subito una forte regressione e ciò che distingue l’essere umano dalla bestia si sta sempre più ritirando nel profondo. Mi sono consentita questo preambolo perché l’argomento che vorrei trattare non è semplice, anche perché risulta molto strumentalizzato.
La delega delle responsabilità proprie nel campo di azione di un altro previa sua accettazione delle stesse (o subizione delle stesse nel caso sia un atto di violenza sia esplicita che occultata)*, lungi da essere un’azione cautelativa, e relativa ad una successione di incarichi, *è diventata, nel nostro mondo un’arma di deresponsabilizzazione, di usurpazione, di invasione e di Nientificazione.
Dato che i mezzi-supporto sono oltre ogni immaginabile capacità, un po’ come l’elaboratore elettronico di nuova generazione ed il primo calcolatore che comunque, essendo entrambi delle primizie in campo elettronico, diedero luogo a profonde mutazioni nel rapporto di gestione dei dati, così oggi questi mezzi danno la disponibilità in tempo reale di avere dati sensibili e intimi di un qualsiasi essere umano che venga sollevato dal mucchio ed indicizzato come elemento da disidentificare.
Di fatto l’argomento di cui sto trattando ha come componente di base un’azione violenta e coartante di disidentificazione da se stesso, che verrebbe tentata nei riguardi del soggetto prescelto. Uno dei modi con cui questa violenza, del tutto simile ad uno stupro fisico o psichico, è l’indurre il soggetto a delegare mentalmente la propria intelligenza in luogo di un’altra che tenti in qualche modo sottile di insinuarsi nella sua area percettiva ed intellettiva, rilevabile da un sistema elettronico e quindi strumentalizzabile dallo stesso.
Ho dato un nome a questo tipo di violenza mentale: delega mentale indotta.
Non credo che a parole si possa dire di più. Dico soltanto che non può essere adottata per tutti i soggetti. E’ necessario che il soggetto sia considerato emotivamente e psichicamente malleabile.
Non è detto che questo soggetto, per quanto ingenuo, non possa evincersi completamente da questa violenza. Tanto è vero che ne stiamo parlando, per cui non è più irrilevabile dal proprio sistema psicosomatico.
Ci sono altre componenti che rendono questi abusi carogneschi estremamente lesivi, ma sono comunque situazioni che riguardano la realtà umana (in questo caso negata), e quindi non sono al di sopra di nessuno.
Detto ciò mi riservo le altre prese di coscienza per me. Chi dovesse ritrovarsi ad avere gli stessi problemi non farà altro che cercare di evidenziarli secondo le sue possibilità. Solo quando essi saranno materia indiscussa di confronto e quindi di superamento sia umano che storico, allora si potrà dire di più.
Finora essi sono a disposizione di chi in qualche modo sia sincero con se stesso e vada a cercarne delle indicazioni di massima.
In questo senso i miei appunti possono essere utilizzabili.
Documento a cura di Simonetta Pancotti –
10 gennaio 2015
sabato 10 gennaio 2015
giovedì 24 ottobre 2013
MES: IL TRIBUTO DI SANGUE AI MERCATI (ma nessuno lo sa)
Come è possibile.. Non ci sono commenti... come ne usciremo..????? come ???????
venerdì 4 gennaio 2013
Se
Dichiarare
un amore
non
vuol dire esserne succubi
Ammettere
di amare
non
vuol dire esserne vittima
Aprirsi
senza cautela
non
vuol dire essere un masochista..
Se
ti faccio sapere
in
un modo o nell'altro
che
senza di te
mi
sento perso
non
vuol dire
che io
non sappia andare avanti senza di te..
Tu
dovresti capire la differenza
perché
solo se comprendi questo
ho
la certezza
che
sei il partner giusto
l'unico
il
solo possibile...
Senza
questa intesa
non
c'è amore
non
cè realtà
non
c'è che niente
03
gennaio 2013
Simonetta
Pancotti Marino
Realtà
reale oltre l’amore e l’odio
Io
non amo il mondo a cui appartieni
Come
uno schiavo d’oro.
Io
amo te, nudo e crudo come un uomo primordiale
Senza
alcunché
Ma
di certo se stesso
Ed è
questo che risulta inaccettabile
Perché
uno schiavo
Non
sa vivere senza le sue catene d’oro
E ci
si avviluppa
Fino
a restarne stritolato dentro.
Poi
grigio
Spento
Continua
a rievocare
Le
apparenze di quel mondo di oro falso
Corrotto
E
che dell’anima
Ha
fatto un bel fagotto
E
l’ha gettata dentro un pozzo rotto
Estinto
Senza
più acqua.
Se
mai una scintilla
Dovesse
ancora ardere
Nel
cuore così prostrato
Ingannato
Umiliato
E
rancoroso
Ebbene
quella scintilla sono io
Se
uccidi me
Uccidi
te stesso
Se
spegni quella scintilla nel tuo cuore
Di
te
Non
resterà
Che
NIENTE.
30
dicembre 2012
Simonetta
Pancotti
POST MORTEM con rischio
Sono alle soglie del mio esistere terreno
Sono contento
ho avuto la possibilità
di mostrarmi come vincente
come soddisfatto
come realizzato...
Non manca molto tempo
al mio trapasso
ho ancora poco spazio per questa mia magnificenza terrena..
Molti mi invidiano
molti mi detestano
molti mi amano
ma chi mi conosce realmente?
io, forse'
io so realmente chi sono?
Questo quesito, non mi si è mai posto prima d'ora.
Forse adesso potrebbe essermi utile..
non so..non so perchè mi sto chiedendo questo..
mentre così rifletto
mi accorgo che il respiro si fa più lento e profondo
il mio sguardo inizia ad annebbiarsi
e le mie difese muscolari iniziano a cedere
sotto il peso
della mancanza di energia..
il cuore invece batte senza posa
ho un cuore forte
un cuore sano..
Mi distendo e continuo a riflettere..
inizio a ricordare
ora la mia vita è un film che mi scorre davanti..
incredibile: vedo tutto, ricordo tutto, sin nei minimi particolari, o almeno così appare..
Ecco, è qui che ho iniziato a perdere il controllo..
questa vita mi ha risucchiato
ho iniziato a lottare per vincere
ho vinto
ma ho anche perso
Che cosa ho vinto?: APPARENZA
che cosa ho perso?: ONESTA' CON ME STESSO
Sì perchè per ottenere tutto questo
che tanto mi ha gratificato
ho dovuto ingannarmi
mentirmi
subirmi
passarmi sopra
negarmi
Ho dovuto PERDERMI..
Ora vedo tutto questo..
Ma vedo anche un buio che avanza..
Che cosa è?..Non mi riconosco..
e' tutto buio come la pece..
ma io..chi sono?? chi sono io adesso?
No... non voglio cadere
non voglio sparire
non voglio finire
non voglio ..no.. no... noooooooooo!!
Vortico, velocemente
vortico incessantemente
perdo sentore di me..di me biologico..
ecco..ora so che sto spegnendomi
sto finendo..ultime scintille di pallida luce di me ..di me persona..
---------------------------------------------------------------------------------------------
Calore
Gelo
Spessore
vuoto
troppo vuoto
Non ricordo niente
che cosa sono?
dove sono?
Sto fluttuando
ho niente di me
però riesco a pensarmi
è un minimo
non so muovermi
è come se una corrente mi stia trascinando
ma non so dove..
---------------------------------------------------------------------------------------------
Ora so che mi sto avvicinando ad un vuoto immenso
ma non so come
non ho corpo
non ho forma
ho soltanto un pensiero di me..flebile, accennato..come se fosse
un barlume di coscienza di me appena utile per comprendere
che sto andando verso il non senso
Poi qualcosa mi sorge nella mente
in questo mio pensarmi
un amore
uno sguardo
un senso di appartenenza
Qualcosa comincia a pulsare
qualcosa comincia a prendere consistenza..
davanti a me
se così si può dire
c'è il baratro dell'annientamento
in me c'è questo blando ricordo;
non devo farlo scemare
non devo perderlo
mi sta sorreggendo
sto camminando
se così si può dire
sul nulla.....
Non so se riuscirò
ad attraversarlo indenne
ma è solo il pensiero mio di lei
che mi dà una inezia di possibilità
Se lo attraverso
non devo più perderla
Se non mi anniento
so dove trovarla
perchè
non l'ho amata
quando era il nostro tempo
perchè l'ho abbandonata
mentre lei
non lo ha mai fatto
perchè?
non lo so..
So solo
che se qualcosa sarà diverso
quel qualcosa sono IO..
02 gennaio 2013
Simonetta Pancotti Marino
Sono alle soglie del mio esistere terreno
Sono contento
ho avuto la possibilità
di mostrarmi come vincente
come soddisfatto
come realizzato...
Non manca molto tempo
al mio trapasso
ho ancora poco spazio per questa mia magnificenza terrena..
Molti mi invidiano
molti mi detestano
molti mi amano
ma chi mi conosce realmente?
io, forse'
io so realmente chi sono?
Questo quesito, non mi si è mai posto prima d'ora.
Forse adesso potrebbe essermi utile..
non so..non so perchè mi sto chiedendo questo..
mentre così rifletto
mi accorgo che il respiro si fa più lento e profondo
il mio sguardo inizia ad annebbiarsi
e le mie difese muscolari iniziano a cedere
sotto il peso
della mancanza di energia..
il cuore invece batte senza posa
ho un cuore forte
un cuore sano..
Mi distendo e continuo a riflettere..
inizio a ricordare
ora la mia vita è un film che mi scorre davanti..
incredibile: vedo tutto, ricordo tutto, sin nei minimi particolari, o almeno così appare..
Ecco, è qui che ho iniziato a perdere il controllo..
questa vita mi ha risucchiato
ho iniziato a lottare per vincere
ho vinto
ma ho anche perso
Che cosa ho vinto?: APPARENZA
che cosa ho perso?: ONESTA' CON ME STESSO
Sì perchè per ottenere tutto questo
che tanto mi ha gratificato
ho dovuto ingannarmi
mentirmi
subirmi
passarmi sopra
negarmi
Ho dovuto PERDERMI..
Ora vedo tutto questo..
Ma vedo anche un buio che avanza..
Che cosa è?..Non mi riconosco..
e' tutto buio come la pece..
ma io..chi sono?? chi sono io adesso?
No... non voglio cadere
non voglio sparire
non voglio finire
non voglio ..no.. no... noooooooooo!!
Vortico, velocemente
vortico incessantemente
perdo sentore di me..di me biologico..
ecco..ora so che sto spegnendomi
sto finendo..ultime scintille di pallida luce di me ..di me persona..
---------------------------------------------------------------------------------------------
Calore
Gelo
Spessore
vuoto
troppo vuoto
Non ricordo niente
che cosa sono?
dove sono?
Sto fluttuando
ho niente di me
però riesco a pensarmi
è un minimo
non so muovermi
è come se una corrente mi stia trascinando
ma non so dove..
---------------------------------------------------------------------------------------------
Ora so che mi sto avvicinando ad un vuoto immenso
ma non so come
non ho corpo
non ho forma
ho soltanto un pensiero di me..flebile, accennato..come se fosse
un barlume di coscienza di me appena utile per comprendere
che sto andando verso il non senso
Poi qualcosa mi sorge nella mente
in questo mio pensarmi
un amore
uno sguardo
un senso di appartenenza
Qualcosa comincia a pulsare
qualcosa comincia a prendere consistenza..
davanti a me
se così si può dire
c'è il baratro dell'annientamento
in me c'è questo blando ricordo;
non devo farlo scemare
non devo perderlo
mi sta sorreggendo
sto camminando
se così si può dire
sul nulla.....
Non so se riuscirò
ad attraversarlo indenne
ma è solo il pensiero mio di lei
che mi dà una inezia di possibilità
Se lo attraverso
non devo più perderla
Se non mi anniento
so dove trovarla
perchè
non l'ho amata
quando era il nostro tempo
perchè l'ho abbandonata
mentre lei
non lo ha mai fatto
perchè?
non lo so..
So solo
che se qualcosa sarà diverso
quel qualcosa sono IO..
02 gennaio 2013
Simonetta Pancotti Marino
ASTRI E STELLE
E' un peccato che stelle come siamo noi umani
abbiano perso la facoltà di brillare
Questi astri
che vagano nel cielo muti
senza colore
senza luce
senza alcuna meta regale da realizzare
cui adempiere
cui dar adito alla promessa
trasmessa
nella notte dei tempi
da avi ormai disconosciuti
dimenticati
mai immaginati
con la giusta esattezza ed equilibri sottili
Io e te siamo stelle
e come astri inondiamo di luce la nostra presenza nel cosmo
Sulla terra siamo troppo
sul mare siamo tutto
sul cielo siamo l'infinitesima parte di esso
oltre l'infinito
siamo semplicemente noi stessi
Questa realtà
compete spiriti evoluti
coscienze qualificanti
realtà reali in crescita intima
Non è così strano
difficile
o miracoloso
essere ciò che siamo
anche se poi
accade raramente
ed il più delle volte
sembra anche un fastidio
un incidente
un errore di percorso
se il percorso
è su un binario morto
in corsa folle
contro un destino inequivocabile..
Perché non togli quel velo dagli occhi?
guardami
guardami con lo sguardo profondo
guardati
non fuggire
agisci in te stesso
so che è difficile
che la follia è sempre lì
dirimpetto
anche io ho sbagliato sempre
quasi sempre
ora la fuga
non mi frega più
vedo fuggirmi il corpo
vedo il terrore nelle occhiaie vuote
ma io sono qui
accanto a te
senza timore
nè esaltazione
nè ripensamento
Ti amo
e tu lo sai
mi ami
ed anche questo sai bene
E' il momento giusto
per stupire il firmamento
siamo due stelle
due astri
in un prossimo antiuniverso
14 settembre 2012
Simonetta Pancotti Marino
E' un peccato che stelle come siamo noi umani
abbiano perso la facoltà di brillare
Questi astri
che vagano nel cielo muti
senza colore
senza luce
senza alcuna meta regale da realizzare
cui adempiere
cui dar adito alla promessa
trasmessa
nella notte dei tempi
da avi ormai disconosciuti
dimenticati
mai immaginati
con la giusta esattezza ed equilibri sottili
Io e te siamo stelle
e come astri inondiamo di luce la nostra presenza nel cosmo
Sulla terra siamo troppo
sul mare siamo tutto
sul cielo siamo l'infinitesima parte di esso
oltre l'infinito
siamo semplicemente noi stessi
Questa realtà
compete spiriti evoluti
coscienze qualificanti
realtà reali in crescita intima
Non è così strano
difficile
o miracoloso
essere ciò che siamo
anche se poi
accade raramente
ed il più delle volte
sembra anche un fastidio
un incidente
un errore di percorso
se il percorso
è su un binario morto
in corsa folle
contro un destino inequivocabile..
Perché non togli quel velo dagli occhi?
guardami
guardami con lo sguardo profondo
guardati
non fuggire
agisci in te stesso
so che è difficile
che la follia è sempre lì
dirimpetto
anche io ho sbagliato sempre
quasi sempre
ora la fuga
non mi frega più
vedo fuggirmi il corpo
vedo il terrore nelle occhiaie vuote
ma io sono qui
accanto a te
senza timore
nè esaltazione
nè ripensamento
Ti amo
e tu lo sai
mi ami
ed anche questo sai bene
E' il momento giusto
per stupire il firmamento
siamo due stelle
due astri
in un prossimo antiuniverso
14 settembre 2012
Simonetta Pancotti Marino
http://www.oltrelacoltre.com/?p=8853angoscia
http://ilblogdellamente.com/neuroscienze/cervello-emozioni/
http://ilblogdellamente.com/comunicazione/bugiardi-occasionali/
http://ilblogdellamente.com/comunicazione/teoria-shock-economico/
http://ilblogdellamente.com/comunicazione/10-strategie-manipolazione-mediatica/
http://ilblogdellamente.com/neuroscienze/cervello-emozioni/
http://ilblogdellamente.com/comunicazione/bugiardi-occasionali/
http://ilblogdellamente.com/comunicazione/teoria-shock-economico/
http://ilblogdellamente.com/comunicazione/10-strategie-manipolazione-mediatica/
Iscriviti a:
Commenti (Atom)

