Incoerentemente tua
Ogni volta che immagino il tuo
sguardo su di me
Ti vedo indifferente
Se tu fossi solo
Senza condizionamento
Senza ancora un obiettivo
coatto da continuare a tenere in piedi
Tu saresti un altro uomo
E mi vedresti
Forse saresti anche curioso di
me.
Ma poi
Nel contingente non è per
niente così.
E’ la finta
È l’apparenza
È la maschera che tengono banco
E tutto quello che dia un
significato
Al tuo quotidiano
Non deve uscire dai margini
Di una cornice omologata
Formalmente riconoscibile ovunque
Senza differenza di ceto
Di sesso
Di razza..
E’ ovunque così
Invece la vita con me
È semplicemente autentica
E questo rende la vita stessa
Un altro universo possibile
Vivibile
E soprattutto
coscienzializzabile
Lo so
Che con tutte queste esse
Farò ridere il mondo nel
pronunciarle
Sembro quasi il Vasco che
biascica nei suoi clippini..
Ma questa è l’apparenza che
devo subire
Perché di sciocchi al mondo
Ce n’è a non finire
Ma torniamo all’ipotetico Noi
Che non ci sarà mai
Per ragioni del tutto scontate,
risapute, anelate
Praticamente da tutti
Sicuramente più di tutti
Da te
Se io ti potessi parlare
Senza questa orda di cervelli
furbi
Che sanno tutto di te
Che hanno capito tutto di te
Di me poi
Sono arciconvinti
Di ciò che sono
E da lì non SCHIODERANNO MAI
Ecco, se ci si potesse
incontrare nel deserto
In solitudine reale
Allora sì che la realtà
Sorgerebbe senza ombre
Non letale
Ma finalmente coscienziale..
E tu avresti l’occasione
Come d’altr’onde l’avrei io
Di comprendere
Finalmente
Perché ho preferito passare per
pazza paranoica
Per rincoglionita invasata
Per scema convinta
Pur di non perdere questa
occasione
Lo capiresti
E sapresti
Che questa scelta
Sarebbe valsa la pena
Di attenderti
Abbracciarti
E risvegliarti
Dall’incubo
Di una gratificazione svenante
e senza presente
11 agosto 2012
Simonetta Pancotti
Nessun commento:
Posta un commento